Analisi della Rottamazione 2023: limiti e possibilità

ANALISI DELLA ROTTAMAZIONE 2023

CONOSCIAMONE I LIMITI E LE POSSIBILITÀ

Analisi della Rottamazione 2023. Da qualche giorno ha preso finalmente il via la “pace fiscale”, che si traduce nella definitiva eliminazione di alcune cartelle esattoriali e in una serie di agevolazioni che consentono di sistemare tanti problemi fiscali. Come sempre, tentiamo di schematizzare i contenuti della legge di bilancio, cercando di rendere i contenuti più fruibili e chiari possibile e tenendo conto che ogni posizione va approfondita e studiata nel particolare. Questo riepilogo vuole avere unicamente la funzione di rendere più facilmente comprensibile la materia fiscale ai profani.
Il 14 dicembre la Commissione Europea si era espressa in maniera  negativa in merito al testo presentato dl governo italiano: in sostanza l’Unione Europea ha ritenuto inaccettabile la cancellazione generalizzata di tutte le cartelle esattoriali precedenti al 2015, quindi sono state apportate modifiche rese ufficiali con varie circolari tra la fine di gennaio e i primi di febbraio. Appare evidente che il governo aveva inizialmente tentato di emettere una legge più orientata ad una pulizia “generalizzata” che, manifestamente, avrebbe favorito un’ampia fetta della popolazione, quella che vive di stipendi o di piccoli redditi. Sicuramente le cartelle al di sotto dei 1000,00 euro non riguardano, in linea di massima, le grandi imprese o i grandi gruppi industriali, quindi a beneficiare del provvedimento sarebbero stati tanti cittadini che oggi si trovano a “combattere” con i danni dell’inflazione galoppante e delle utenze cresciute esponenzialmente. Il freno posto dalla Comunità Europea danneggia certamente alcuni cittadini, ma a nostro avviso è da vedere favorevolmente in proiezione futura; questi interventi dell’Unione dimostrano che il meccanismo economico della Comunità funziona e il fatto che altre nazioni sorelle vigilino sui nostri conti va considerato positivamente in quanto garantisce che il nostro stato non possa abbracciare politiche economiche tanto dissennate da condurci al disastro.
Ma passiamo all’analisi della legge di bilancio.
Le voci sulle quali ci concentriamo sono tre:
1. cancellazione delle cartelle esattoriali inferiori a € 1000,00 ante 2015;
2. la Rottamazione 2023 (Rottamazione Quater);
3. riduzione delle sanzioni per i mancati pagamenti al fisco e altre facilitazioni.

CANCELLAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI INFERIORI A € 1.000 ANTE 2015

Partiamo dal principio generale che le cartelle esattoriali inferiori a € 1000,00 notificate tra il 2000 e il 2015 vengono cancellate automaticamente. Tale provvedimento riguarda i tributi statali e i contributi a favore dell’Erario Centrale e la cancellazione avverrà in automatico entro il 31 marzo 2023.
Ma quali sono i casi di esclusione dalla cancellazione?
1. Non vengono stralciati i tributi dovuti a Enti Locali (ad esempio l’IMU), Comuni ed Enti di previdenza privati (in questi casi l’importo presente sulla cartella rimane dovuto mentre vengono stralciati gli interessi e le sanzioni).
2. Anche nel caso delle multe stradali inferiori ad € 1000,00 e ante 2015 vengono stralciati solo gli interessi di mora.
3. Gli Enti di Prevenzione Privati possono invece decidere autonomamente se annullare o meno le cartelle precedenti al 2015 e fino ad un importo di 1.000 euro, ma devono darne chiara comunicazione pubblica.
4. Altri casi di esclusione sono le multe e sanzioni seguite a sentenze penali di condanna, il recupero degli aiuti di stato e le cartelle nate da condanne della Corte dei Conti.

ROTTAMAZIONE 2023 (ROTTAMAZIONE QUATER)

La rottamazione 2023 si fonda essenzialmente in una forte riduzione di interessi e sanzioni relativi agli importi dovuti (che mantengono la possibilità di essere dilazionati). In linea di massima le multe subiscono un abbattimento compreso tra 1/3 e 1/18. Attenzione: a tali agevolazioni è possibile aderire fino al 30/04/2023.
Ricapitolando, tutte le cartelle esattoriali maggiori di € 1000,00 che siano state notificate dal 1/1/2000 al 30/6/2022 possono aderire alla rottamazione, potendo contare su due opportunità:
1. saldo del dovuto con un unico versamento entro il 31/7/2023;
2. dilazionamento delle somme dovute fino a 18 soluzioni con cadenza trimestrale a partire dal 31/7/2023.
É importante porre l’attenzione sul fatto che un mancato pagamento o un ritardo superiore ai 5 giorni fanno decadere la rottamazione e gli importi versati saranno considerati “acconti” sulle somme dovute. Anche nel caso della Rottamazione 2023 troviamo diversi casi di esclusione come le multe e le sanzioni seguite a sentenze penali di condanna, il recupero degli aiuti di stato, le cartelle nate da condanne della Corte dei Conti e altri casi.

RIDUZIONE DELLE SANZIONI E ALTRE FACILITAZIONI

La manovra ha sostanzialmente ridotto (tra il 3% e il 5%) le sanzioni applicate sui debiti fiscali, e nel caso di “avvisi bonari” le sanzioni scendono dal 10% al 3%. Anche le conciliazioni per le controversie tributarie prevedono sanzioni ridotte a 1/18 previsto dalla legge, così come anche per il “ravvedimento speciale”.
Per quanto riguarda le dichiarazioni relative agli anni 2019, 2020 e 2021 nei casi in cui l’Agenzia delle entrate avesse segnalato errori materiali o di calcolo nella compilazione, sia le imposte che i gli interessi restano dovuti, mentre le sanzioni vengono fissate al 3% di quanto non pagato o pagato in ritardo. Altre agevolazioni riguardano l’ampliamento da 8 a 20 rate trimestrali dei piani di rientro dei debiti rilevati dalle verifiche effettuate sulle dichiarazioni presentate. E’ possibile richiedere la stessa dilazione anche riguardo le rateazioni già esistenti al 1/1/2023.
Infine, entro il 30/6/2023 è possibile presentare anche la richiesta di definizione agevolata (fino a 20 rate trimestrali ove concesso) in merito alle controversie tributarie pendenti.

CONCLUSIONI

Con l’analisi della rottamazione 2023 ci troviamo, a nostro avviso, di fronte a una legge di bilancio che non stravolge i rapporti dei cittadini con il fisco, ma consente quasi a tutti di regolarizzare delle posizioni di sofferenza in maniera accettabile. La manovra venuta fuori dall’Iter parlamentare sembra mostrare una forte dose di equilibrio, concetto del quale abbiamo oggi tutti un forte bisogno.