Stiamo vivendo un periodo molto difficile, è sotto gli occhi di tutti.
Qualunque acquisto al quale ci avviciniamo ci mette di fronte ad un rialzo dei prezzi molto evidente che si sta protraendo nel tempo. Fare la spesa, acquistare un’auto, pianificare una vacanza o semplicemente uscire un sabato sera con la famiglia per svagarsi sono diventati quasi dei sacrifici con i quali dobbiamo fare i conti tutti i giorni, volenti o nolenti.
I notiziari ci informano in continuazione dell’aumento dell’inflazione: ma cosa succede quando l’inflazione è alta? Che impatti ha l’aumento dei tassi di interesse sulla nostra vita? In questo momento ci troviamo di fronte a un aumento generalizzato dei prezzi sia dei beni che dei servizi, quindi le banche, per fronteggiare l’inflazione che ne consegue, hanno deciso di innalzare i tassi di interesse; tale rialzo si riflette inevitabilmente sugli interessi che le banche applicano ai prestiti che vengono erogati. Di conseguenza, in periodi come questo, un prestito avrà un costo maggiore rispetto a qualche tempo fa; ad esempio, comprare un’auto usufruendo di un finanziamento costerà di più proprio perché gli interessi applicati saranno maggiori. Attenzione, quindi, è necessaria una maggiore cautela nel ricorrere al credito: ci si potrebbe trovare a far fronte a degli impegni più difficili da gestire.
Il vero tasto dolente è rappresentato in particolare dai mutui a tasso variabile: in questa categoria di mutui il tasso varia a seconda della fluttuazione dei tassi di interesse. Quindi, in un periodo di rialzo continuo dei tassi come quello che stiamo vivendo, tantissimi consumatori stanno vedendo crescere i propri mutui in maniera incontrollata. Arrivano ovunque segnalazioni relative a rate del mutuo con aumenti del 50% ed oltre, e casi di questo tipo riescono a mettere in ginocchio le famiglie che vivono da sempre in condizioni di fragile equilibrio.
In soccorso a situazioni di questo tipo è venuta la Banca d’Italia. In base alla legge 197/2022, tutti coloro che hanno contratto un mutuo per acquisto o ristrutturazione di beni immobili a tasso variabile hanno diritto a rinegoziare il mutuo per poter ottenere l’applicazione di un tasso fisso. I requisiti di base richiesti sono un Isee non superiore ad € 35.000 e un importo del mutuo non superiore ad € 200.000.
E cosa succede ai nostri risparmi? Come influisce su di loro l’aumento dei tassi? Se abbiamo risparmi in contanti il loro valore non cambia, ma in qualche modo, indirettamente, il nostro potere di acquisto diminuisce perché, aumentando il prezzo dei beni e dei servizi, con gli stessi soldi potremo acquistare di meno.
In conclusione, soprattutto in questo momento storico, consigliamo una grandissima prudenza nel ricorrere al credito, facciamo sempre con attenzione una serie di valutazioni sui tassi applicati, appuntiamo il nostro interesse sul TAEG (il Tasso Annuo Effettivo Globale) che comprende, oltre agli interessi, tutte le spese e i costi aggiuntivi, dandoci la reale percezione di quanto ci costerà concretamente il finanziamento che stiamo chiedendo.