Nel vasto panorama delle procedure volte a risolvere situazioni di sovraindebitamento, due strumenti distinti emergono come protagonisti: la ristrutturazione dei debiti del consumatore e il concordato minore. Sebbene possano sembrare simili a prima vista, esistono differenze fondamentali che è importante comprendere per individuare la soluzione più adatta alle proprie esigenze finanziarie. In questo articolo, esploreremo le differenze tra queste due procedure, evidenziando le loro peculiarità e le situazioni in cui sono più appropriate.
CONCORDATO MINORE: UNA PROCEDURA NEGOZIALE
Il concordato minore, noto precedentemente come accordo coi creditori, si configura come una procedura principalmente negoziale. In questa modalità, il debitore propone ai creditori una soluzione per la gestione del debito, che può essere accettata o rifiutata. L’esdebitazione è legata alla votazione favorevole dei creditori sulla proposta formulata e alla successiva omologazione da parte del giudice. Questo significa che, se i creditori approvano la proposta e il giudice la ritiene valida, si procede con il saldo e lo stralcio delle posizioni debitorie.
RISTRUTTURAZIONE DEBITI DEL CONSUMATORE: UNA VIA GIUDIZIALE
Diversamente, la ristrutturazione dei debiti del consumatore è una procedura giudiziale che non coinvolge direttamente i creditori. In questa modalità, il consumatore elabora un piano di ristrutturazione dei debiti, che viene presentato al tribunale competente. È il giudice a valutare l’ammissibilità del piano e, se lo ritiene valido, procede con l’omologazione. In questo caso, l’esdebitazione è strettamente legata all’approvazione e all’esecuzione corretta del piano da parte del consumatore.
LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL CODICE DELLA CRISI
Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza nel luglio 2022, il concordato minore ha sostituito l’accordo di composizione della crisi previsto dalla legge 3/2012. Questa nuova procedura è destinata a sovraindebitati diversi dal consumatore, come professionisti, imprenditori minori o agricoltori. È importante sottolineare che il consumatore non può più accedere al concordato minore, poiché ora è vincolato esclusivamente alla procedura di ristrutturazione dei debiti del consumatore.
CONCLUSIONI
In sintesi, sebbene la ristrutturazione dei debiti del consumatore e il concordato minore possano sembrare simili, differiscono sostanzialmente nei loro approcci e requisiti. Mentre il concordato minore è una procedura negoziale che coinvolge direttamente i creditori, la ristrutturazione dei debiti del consumatore è una via giudiziale che non richiede il consenso dei creditori. È essenziale comprendere queste differenze per scegliere la procedura più adatta alla propria situazione finanziaria e individuare il percorso più efficace per ottenere il sollievo dal debito.
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